sabato 26 novembre 2016

Miele: M5s, subito indagine conoscitiva su morìa api

Un'indagine conoscitiva per comprendere le ragioni della moria di api, il calo della produzione e prevenire così il conseguente rischio di frodi alimentari con miele extra europeo, soprattutto cinese e bulgaro, che però in etichetta compare sotto il marchio Ue". È questa, in sintesi, la proposta dei deputati del M5S della Commissione Agricoltura lanciata a margine del convegno "Apicoltura - Riflessioni e ricerche tra biodiversità e sostenibilità", oggi alla Camera dal M5S insieme con esperti e apicoltori di diverse sigle, dall'Ispra all'associazione Scientia fino alle Università di Bologna, Pisa e Teramo. "L'indagine conoscitiva come il nuovo passo di un percorso avviato dal M5S in Parlamento con numerosi atti parlamentari che coinvolgerà in un ciclo di audizioni comunità scientifica, associazioni e operatori del settore per far entrare nell'agenda politica del Governo e delle Autorità competenti quella che è una vera e propria emergenza, non solo per il comparto apistico, ma per la conservazione della biodiversità, degli ecosistemi e quindi la trasmissione della vita sul Pianeta. Una priorità per la quale è urgente investire maggiori risorse nella ricerca scientifica" conclude il deputato 5stelle Massimiliano Bernini, primo firmatario dell'ultima risoluzione del M5S sulle api -.

Il calo della produzione di miele, legato alla morìa delle api, in Italia nel 2016 si è aggravato con una perdita del 50-60 per cento e punte fino all'80% in alcuni areali. Fra le cause, cambiamenti climatici, uso di pesticidi ed erbicidi, frazionamento degli habitat, patologie, come Aethina Tumida e il cosiddetto 'Calabrone asiatico'". "Il calo di produzione - per il deputato 5stelle Paolo Parentela -rischia di aprire la strada a nuove sofisticazioni alimentari, con l'introduzione nel mercato di miele proveniente da Paesi extraeuropei frutto di pratiche scorrette come ad esempio quella di tagliare il miele con sciroppo di zucchero. Una pratica scorretta che danneggia consumatori e produttori, oltre che le api, che va fermata al più presto".(ANSA).

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