venerdì 28 ottobre 2016

Apicoltura, Parentela (M5S): “Inutile l’abbruciamento delle arnie per contrastare l’aethina tumida, servono altre soluzioni più efficaci”

(AGENPARL) – Roma, 26 ott 2016 – Il Deputato del Movimento 5 Stelle, Paolo Parentela, si scaglia contro le politiche del Governo Renzi in merito all’abbruciamento delle arnie infette da aethina tumida. Parente ha indirizzato una interrogazione parlamentare rivolta al Ministro della salute, Beatrice Lorenzin, chiedendo appunto la cessazione immediata dell’abbruciamento delle arnie infette. Ciò perchè, secondo il Deputato 5S, tale soluzione non ha sortito ad oggi alcun effetto, se non la sola conseguenza negativa di intimorire gli apicoltori che non ne denunciano la presenza. Inoltre per l’On. Parente, tale modus operandi ha fatto in modo che si raddoppiasse la presenza del coleottero proveniente dall’Africa.
«Le analisi genetiche eseguite sui campioni “italiani” – afferma Parente – hanno evidenziato che i coleotteri appartengono a un ceppo distinto rispetto a quello dei coleotteri “statunitensi” e “australiani”. Le sequenze dei campioni calabresi e siciliani risultano molto vicine a quella di un campione proveniente dal Camerun e presumibilmente è entrato in Calabria attraverso il porto di Gioia Tauro grazie all’importazione di legna, che non è soggetta ad alcun controllo. Anche questo è un aspetto da chiarire, visto che questo genere di merci, notoriamente ad alto rischio, non sia soggetta a controlli nei porti commerciali. La cura somministrata dal governo è evidentemente fallita. Bisogna eseguire controlli mirati sul legname proveniente dall’Africa ed avviare indagini sulla merce proveniente dall’Africa subsahariana. In più bisogna ricostruire l’unità di crisi, questa volta includendo competenze apistiche, entomologiche, precedentemente escluse dal tavolo. Dopo più di un anno e danni incalcolabili agli apicoltori calabresi, è giunto il momento che il governo la smetta di adottare la stupida soluzione dell’abbruciamento delle arnie. Bisogna debellare definitivamente il coleottero delle api, che sta minando seriamente il comparto apistico calabrese, già in forte crisi.»

Nessun commento:

Posta un commento