Il piano pubblicato dalla Regione Lombardia ha come obiettivo l’aumento e l’incentivo della produzione e del commercio dei prodotti apistici come il miele e gli altri prodotti dell’alveare.
Questo bando, consultate le associazioni dei produttori apistici, mira al finanziamento della produzione nel triennio che va dal 2015 al 2017 con lo scopo di dare un sostanzioso contributo ad un forte settore dell’agroalimentare locale, promuovendo la qualità del Made in Italy, cercando di aumentare gli introiti dei produttori locali, oltre che tutelare l’ambiente e il consumatore finale. Il bando apicoltura è stato pubblicato nel Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia ed è allegato alla Delibera di Giunta Regionale n. 5612 del 26/09/2016.
Questo bando, consultate le associazioni dei produttori apistici, mira al finanziamento della produzione nel triennio che va dal 2015 al 2017 con lo scopo di dare un sostanzioso contributo ad un forte settore dell’agroalimentare locale, promuovendo la qualità del Made in Italy, cercando di aumentare gli introiti dei produttori locali, oltre che tutelare l’ambiente e il consumatore finale. Il bando apicoltura è stato pubblicato nel Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia ed è allegato alla Delibera di Giunta Regionale n. 5612 del 26/09/2016.
Beneficiari
Potranno usufruire dei finanziamenti i singoli produttori o associazioni di produttori apistici, compresi gli enti ed istituti di ricerca, in possesso di partita IVA, fascicolo aziendale e registrazione in Banca Dati Apistica del numero degli alveari posseduti in riferimento al censimento 2016.
La domanda deve necessariamente essere presentata entro il 31 dicembre 2016; è necessario aprire il proprio fascicolo aziendale presso il CAA di riferimento e dopo aver provveduto alla richiesta online sul SIARL (Sistema Informativo Agricoltura Regione Lombardia), si deve stampare tutta la documentazione, firmarla e consegnarla alla Provincia territorialmente competente. Alla domanda bisogna allegare le fotocopie di carta di identità o passaporto e la documentazione dei controlli dell’OCM Miele.
La domanda per il bando apicoltura Lombardia può essere presentata una sola volta nell’arco dell’intera campagna.
La domanda per il bando apicoltura Lombardia può essere presentata una sola volta nell’arco dell’intera campagna.
Su tutti i beneficiari vengono effettuati una serie di controlli amministrativi come l’inizio e la fine dei lavori programmati, le somme investite e documentate, le attrezzature utilizzate, l’assenza di ulteriori aiuti economici durante la stessa campagna e ovviamente gli accertamenti fiscali sulle spese dichiarate.
Dopo questi controlli di natura burocratica, sono previsti anche delle ispezioni sul posto per tutti i richiedenti, al fine di verificare che tutti i requisiti siano pienamente soddisfatti.
Per il triennio 2015 / 2017 sono previsti finanziamenti complessivi per 1,5 milioni di euro, tra quelli erogati dal nostro governo e quelli stanziati dall’Unione Europea per lo sviluppo regionale e la somma è stata calcolata prendendo in considerazione il numero di arnie censite. Con questi soldi diventa possibile per gli operatori fare aggiornamenti professionali sulle nuove tecniche di produzione e avere un forte aiuto per acquistare api, nuovi alveari e macchinari, oltre che favorire lo spostamento delle arnie per seguire le diverse fioriture. Questi aiuti, infine, possono essere utilizzati ovviamente per comprare nuovi sciami al fine di aumentare la produzione complessiva dell´attività.
Le ripartizioni e le assegnazioni delle risorse disponibili avverranno tramite un punteggio, a seconda del tipo di investimento e dei diversi beneficiari, il contributo copre dal 20% al 100% delle spese. Sul bando sono presenti le diverse percentuali finanziate.
Dopo questi controlli di natura burocratica, sono previsti anche delle ispezioni sul posto per tutti i richiedenti, al fine di verificare che tutti i requisiti siano pienamente soddisfatti.
Per il triennio 2015 / 2017 sono previsti finanziamenti complessivi per 1,5 milioni di euro, tra quelli erogati dal nostro governo e quelli stanziati dall’Unione Europea per lo sviluppo regionale e la somma è stata calcolata prendendo in considerazione il numero di arnie censite. Con questi soldi diventa possibile per gli operatori fare aggiornamenti professionali sulle nuove tecniche di produzione e avere un forte aiuto per acquistare api, nuovi alveari e macchinari, oltre che favorire lo spostamento delle arnie per seguire le diverse fioriture. Questi aiuti, infine, possono essere utilizzati ovviamente per comprare nuovi sciami al fine di aumentare la produzione complessiva dell´attività.
Le ripartizioni e le assegnazioni delle risorse disponibili avverranno tramite un punteggio, a seconda del tipo di investimento e dei diversi beneficiari, il contributo copre dal 20% al 100% delle spese. Sul bando sono presenti le diverse percentuali finanziate.
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